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News ed eventi
Una risposta alla crisi

Riportiamo qui di seguito alcune interviste a Luca Colombo, focal point del Forum per l'Italia e coordinatore della Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica (FIRAB), durante il primo Forum Europeo per la Sovranità alimentare che si è svolto a Krems, in Austria, dal 16 al 21 agosto, e che si è concluso con la prima Dichiarazione sulla sovranità alimentare, una risposta europea alla crisi (www.nyelenieurope.net).
 
Krems, 20 ago. (Adnkronos) - Il diritto dei popoli a gestire le politiche agricole più confacenti alle proprie necessità, nel rispetto del'ambiente. Questa, in poche parole, è la "sovranità alimentare", al centro del primo Forum Europeo in corso a Krems, in Austria, dove ha chiamato a raccolta oltre 400 delegati provenienti da 34 Paesi e 120 organizzazioni. Tutti uniti in un unico obiettivo: costruire un nuovo sistema alimentare. Presente anche l'Italia che partecipa, con una delegazione di venti rappresentanti, a dibattiti e incontri volti a individuare strategie di promozione e tutela dei più sani sistemi alimentari locali, in Europa e nel mondo, e per ridurre i danni provocati dal sistema alimentare industriale. Biologico, vendita diretta, mercati compatibili, gruppi di acquisto, elaborazione politica di riforma della Politica Agricola Comune: questi i settori in cui l'Italia si è proposta come modello. "Stiamo apportando un contributo di analisi politica e di buone pratiche estremamente avanzate e all'avanguardia sul piano internazionale", sottolinea Luca Colombo, coordinatore della Firab, la fondazione italiana per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica, e focal point della delegazione italiana al forum. (segue)
 
Insieme per rivedere l'attuale sistema agricolo e alimentare
(Adnkronos) - "Sia per quanto riguarda le proposte e le elaborazioni politiche, sia nel campo delle pratiche l'Italia, con i suoi venti rappresentanti qui a Krems, ha dimostrato di avere non solo tanto da imparare, ma di poter fornire anche un modello in alcuni settori", spiega all'Adnkronos Colombo da Krems, tirando le somme di queste prime quattro giornate. Alla vigilia della chiusura del Forum Europeo per la Sovranità Alimentare , l'impressione "è quella di aver vinto la sfida di allineare le posizioni di tutti i partecipanti, nonostante le difficoltà dovute ai contesti sociali di provenienza diversi", commenta Colombo. Ad unire tutti i partecipanti, alcuni concetti base, primo fra tutti la necessità di rivedere l'attuale modello agro-ecologico a fronte delle emergenze sociali, ambientali e climatiche, ma anche la condivisione di alcune risposte al problema. "Valorizzazione dei piccoli agricoltori locali, indispensabile per ridurre l'impatto climatico e ambientale; lavorare per la decentralizzazione dei mercari avvicinando chi produce e chi consuma; politiche comuni a sostegno dei piccoli produttori affinché siano in grado di sopravvivere sul mercato; politiche pubbliche partecipate e no alla privatizzazione dei beni conmuni quali acqua, semi e conoscenza", elenca Colombo. (segue)
 
(Adnkronos) - Il Forum, con i suoi contenuti di denuncia e proposte, darà vita a tre documenti: la Dichiarazione, il Piano d'azione e il Rapporto finale sui dibattiti, una sorta di verbale complessivo dei lavori. Scopo del Forum è quello di identificare le criticità che stanno aggravando l'attuale sistema agricolo e alimentare, proponendosi come luogo di condivisione delle buone pratiche già realizzate e proponendo soluzioni praticabili per la realizzazione della sovranità alimentare e per un'organizzazione più equa e giusta della società. Finora sono stati affrontati temi chiave come i modelli di produzione alimentare; mercato/filiere e catene alimentari, condizioni di lavoro e aspetti sociali del lavoro, accesso alla terra e alle altre risorse.
(Mst//Adnkronos)


[Foto: Archivio Forum Nyeleni 2011]

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