Il progetto "Mariposa", promosso nella città di Leon, è co-finanziato dall'otto per mille della Tavola valdese ed è un complemento di un precedente Progetto finanziato dalla Regione Piemonte.
Il progetto vuole contribuire alla lotta contro lo sfruttamento sessuale dei minori, offrendo un programma di protezione integrale a bambine ed adolescenti che si trovano in situazione di sfruttamento e di alto rischio.
Durata
Ottobre 2010 - settembre 2011
Contesto
Il Nicaragua è diviso in 15 Dipartimenti, 151 municipi e due Regioni Autonome sulla Costa Caraibica. Ha una popolazione di 5,341,883 abitanti, 57.9 % in zona urbana e 42.1 % in area rurale.
La popolazione è composta prevalentemente da giovani, il 51,7% sono minori di 18 anni.
La popolazione povera è il 45,8%. È il secondo Paese più povero dell’America Latina, presenta un’alta vulnerabilità sociale ed economica e per la sua posizione geografica è altamente vulnerabile ai disastri naturali.
La maggior parte della popolazione non ha consapevolezza dei propri diritti, ha scarso accesso ai servizi pubblici, soffre di malnutrizione, vive in situazione di disugualianza di genere, maltrattamenti, violenza intrafamiliare, abuso e sfruttamento sessuale, sfruttamento lavorativo, particolarmente bambini, bambine, adolescenti e donne.
A partire dall’approvazione e ratificazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino (ratificata dal Nicaragua nel 1990), si sono sviluppati sforzi significativi in corrispondenza dei compromessi contratti a livello internazionale.
Il progetto sarà realizzato principalmente nel Municipio di Leon e prevede attività in rete con i Municipi di Granada e San Juan del Sur.
Obiettivo del progetto
Il presente progetto vuole contribuire alla lotta contro lo sfruttamento sessuale dei minori, offrendo un programma di protezione integrale a bambine ed adolescenti che si trovano in situazione di sfruttamento sessuale e di alto rischio nella città di Leon, in coordinamento con le associazioni municipali di Granada e San Juan del Sur, mediante:
- Programmi di prevenzione per le bambine e delle adolescenti in situazione di rischio (programmi contro lo sfruttamento del lavoro minorile e per la reinserimento scolastico).
- Programmi di attenzione integrale e di riabilitazione delle adolescenti già in situazione di sfruttamento sessuale, offendo loro la possibilità di costruirsi una vita ed un futuro differenti (ospitalità presso una Casa Rifugio per le situazioni critiche, attenzione medica, consulenze psico-sociali, accompagnamento legale, borse di studio, visite domiciliari).
- Programmi di sensibilizzazione della popolazione in generale (mediante campagne ad hoc) e laboratori di sensibilizzazione e formazione con i settori sociali che più facilmente si relazionano con l’infanzia a rischio (genitori, familiari, docenti, polizia, venditori ambulanti, autisti di taxi e bus, gestori di bar e ristoranti, ecc.).
- Programmi di lotta contro il turismo sessuale (in coordinamento con le forze di Polizia, i Municipi, il Ministero del Turismo (INTUR), UNICEF e gli Enti di turismo locale