Progetto promosso da M.A.I.S. in collaborazione con Fédération Départementale des Groupements de Promotion Féminine(FDGPF) di Dakar sede: Case Foyer Ouakam; Union SAPPAT (Solidarité pour l’Auto Promotion Paysanne dans L’Arrondissement de Tattaguine); Comune di Passerano Marmorito; Comune di Bruino; Tavola di Babele società cooperativa; Novamont S.p.A; Banca del Tempo di San Salvario – “Basta un Ritaglio”; Agenzia per lo Sviluppo Locale di San Salvario, co-finanziato dalla Regione Piemonte.
Area d'intervento
Periferia urbana di Dakar e Regione di Fatik, Comunità rurale di Tattaguine
Italia, Regione Piemonte
Contesto
L’area della periferia urbana di Dakar costituisce il quartiere tampone tra il centro e la periferia più esterna della città e raccoglie la forte immigrazione proveniente dalle aree rurali. Presenta problemi di degrado ambientale, inadeguatezza del sistema di evacuazione delle acque e dei rifiuti, difficoltà di accesso ai servizi, soprattutto sanitari ed educativi, speculazione fondiaria e abusivismo edile. Inoltre la situazione socio economica di questa zona è caratterizzata da una forte carenza impiegatizia, da un alto tasso di disoccupazione giovanile e femminile e da una urbanizzazione non regolamentata che ha causato un’elevata densità di popolazione togliendo spazio all’intervento pubblico.
La maggior parte della popolazione residente vive di piccole attività informali di commercio e artigianato. La condizione femminile dell’area rimane subordinata sebbene esse siano responsabili del sostentamento economico della famiglia, il lavoro femminile si riversa in lavori pesanti e con un basso margine di guadagno soprattutto a causa del minore accesso all’istruzione e al credito.
Tattaguine si trova in una zona arida, a vocazione agricola, connotata da una forte povertà della popolazione. Le già precarie condizioni ambientali sono state aggravate da un uso improprio delle risorse naturali che hanno determinato la progressiva riduzione delle superfici coltivabili e del rendimento agricolo.
L’Union Sappat, organizzazione di agricoltori e pastori che oggi coinvolge le Associazioni per lo Sviluppo di Villaggio (Avd) di 31 villaggi, opera da anni nell’area incentivando il recupero ambientale e la creazione di reddito in agricoltura.
La prossimità alla capitale costituisce una grande opportunità per la commercializzazione dei prodotti che, se coltivati con tecniche agroecologiche, potrebbero raggiungere un elevato livello qualitativo e quantitativo, tale da garantire un valido complemento alla dieta e una concreta fonte di reddito.
Obiettivi dell'intervento
Uno dei problemi maggiori ai quali il paese è assoggettato è la dipendenza alimentare dagli altri paesi e l’impatto negativo delle importazioni di riso sulla bilancia commerciale del Senegal.
A causa del forte aumento del prezzo del riso e dei cereali importati, le famiglie non sono più in grado di provvedere al proprio sostentamento quotidiano. Le abitudini alimentari urbane si sono diffuse sia nelle campagne limitrofe che nelle periferie e hanno provocato il disuso, nella dieta alimentare, di alimenti locali tipici (cereali e legumi) in favore di prodotti d’importazione.
Il progetto mira, attraverso il recupero delle tradizioni alimentari e l’appoggio al ripristino delle abitudini alimentari tradizionali, alla riduzione dell’impatto dell’acquisto dei prodotti importati sul bilancio familiare. Inoltre, il recupero di alimenti tradizionali contribuiranno alla diversificazione della dieta delle donne beneficiarie del progetto e delle loro famiglie, oltre che alla salvaguardia di tradizioni culinari in via di sparizione, promuovendo le risorse presenti sul territorio. Le donne che saranno formate sulle tecniche alimentari, acquisiranno una competenza diversificata e quindi più competitiva rispetto all’offerta locale, restituendo loro un ruolo importante nella società e riuscendo cosi a fornire sostentamento per le loro famiglie.
La creazione di una mensa popolare, oltre a garantire la sostenibilità del progetto, sensibilizzerà la popolazione locale al consumo di prodotti locali e meno costosi, porterà un miglioramento della qualità nutritiva della dieta della popolazione locale e un miglioramento del livello igienico della ristorazione popolare.
Saranno consolidate ed ampliate le capacità e le competenze tecniche dei produttori, attraverso l’incremento della tecnificazione delle attività e la professionalizzazione degli uomini e delle donne. Questo favorirà l’ottenimento di una produzione continuativa e diversificata durante l’anno, nonostante le condizioni ambientali sfavorevoli.
Le tecniche applicate favoriranno il recupero del territorio e l’ottenimento di una produzione che potrà essere destinata all’alimentazione delle famiglie, ma che al tempo stesso sarà competitiva sui mercati locali.
Il rafforzamento delle organizzazioni dei produttori e l’intensificazione della collaborazione Nord-Sud, in sinergia con le attività di sensibilizzazione, saranno strumenti per incentivare la valorizzazione locale e lo scambio diretto tra produttori e consumatori.
In Senegal
- Promuovere la produzione familiare e la sicurezza alimentare nelle aree di Tattaguine e Dakar, supportando la filiera alimentare locale e promuovendo l’utilizzo delle risorse
- Sensibilizzare la popolazione beneficiaria dell’intervento sulla salute, educazione e formazione e la sulla riscoperta delle tradizioni culinarie locali
In Italia
- Sensibilizzare le istituzioni e la popolazione italiana sulle difficoltà delle donne nelle zone urbane e periferiche di Dakar e sulla valorizzazione della cultura, del cibo e delle risorse locali
- Creare momenti di interscambio di buone pratiche tra la popolazione senegalese e la popolazione italiana sulla promozione della cultura, del cibo e delle risorse locali, con il coinvolgimento di associazioni locali e comuni della Regione.