M.A.I.S. abbraccia la definizione di Educazione allo sviluppo (Eas) elaborata nel 2004 dal Forum Eas di CONCORD, la confederazione di Ong e associazioni europee di cooperazione allo sviluppo, di emergenza ed educazione allo sviluppo, a cui aderiscono numerose Ong del Consorzio delle Ong Piemontesi (Cop).
"L'educazione allo sviluppo è un processo di apprendimento attivo, fondato sui valori della solidarietà, dell'uguaglianza, dell'inclusione e della cooperazione. Essa permette di superare lo stadio iniziale della presa di coscienza delle priorità internazionali in materia di sviluppo umano, poiché apre lo sguardo sulla comprensione delle cause e degli effetti delle questioni globali e richiama all'impegno personale e all'azione collettiva e concertata. L'EAS incoraggia la piena partecipazione di tutti i cittadini allo sradicamento della povertà nel mondo e alla lotta contro l'esclusione. Essa promuove politiche nazionali e internazionali più eque e sostenibili a livello economico, sociale, ambientale ed in materia di diritti umani".
Attraverso il percorso evolutivo dell'Eas durante gli ultimi decenni si può cogliere il riconoscimento generale della sua funzione di supporto alle politiche di cooperazione per:
- la sensibilizzazione
- la crescita di consapevolezza delle questioni dello sviluppo e della lotta alla povertà
- l'acquisizione di comportamenti in linea con il rispetto dei diritti umani
- una valutazione critica delle possibili opzioni per la costruzione di un mondo più equo
Ma le definizioni restano lettera morta se non sostenute da politiche culturali attive di diffusione, implementazione e costruzione di spazi di dialogo tra istituzioni e società civile.
È in quest'ottica che M.A.I.S. promuove interventi di sensibilizzazione a livello locale, nazionale ed europeo, collaborando con istituzioni, scuole e organizzazioni della società civile, portando avanti momenti di riflessione e sensibilizzazione sui temi dei diritti delle donne e dei minori, sull'ambiente e l'agroecologia, promuovendo stili di vita sostenibili e coerenti con lo sviluppo, al Nord e al Sud del mondo.
L'Eas nella normativa italiana ed europea
Negli anni sono state date varie definizioni e legittimazioni rispetto a cosa si intende per "Educazione allo sviluppo" nell'ambito delle politiche di cooperazione e delle politiche educative.
In particolare:
La legge 49 del 1987 all'articolo 2, comma h definisce la "promozione di programmi di educazione ai temi dello sviluppo, anche nell'ambito scolastico, e di iniziative volte all'intensificazione degli scambi culturali tra l'Italia e i Paesi in via di sviluppo, con particolare riguardo a quelli tra i giovani" come uno degli ambiti in cui si esplica la Cooperazione Italiana allo Sviluppo.
Il Consiglio di Sviluppo dell'Unione Europea nel 2001 ha elaborato una apposita risoluzione su: "Educazione allo sviluppo e sensibilizzazione dell'opinione pubblica europea a favore della cooperazione allo sviluppo". Comma 6 - "Il Consiglio desidera favorire un maggiore supporto all'educazione allo sviluppo nonché alla politica di comunicazione ad essa connessa, da parte della Commissione e degli Stati membri attraverso collegamenti più stretti tra i vari settori che possono aiutare la promozione dell'educazione allo sviluppo in ambiti quali le ONG, le scuole, le università, la formazione degli adulti, la formazione dei formatori, i media audiovisivi, la stampa, le associazioni, i movimenti giovanili; Comma 10 - Incoraggia le iniziative delle ONG e delle Istituzioni europee e nazionali, che mirano a sensibilizzare le popolazioni dei Paesi candidati all'adesione all'UE sull'importanza di sostenere la solidarietà internazionale nella lotta alla povertà nel mondo nonché di promuovervi in generale l'educazione allo sviluppo".
Alcune Regioni italiane hanno inoltre legiferato in materia. La Regione Piemonte con la legge 67 del 1995 stabilisce che "la Regione interviene al fine di favorire il radicamento nella comunità piemontese della cultura di pace e dei suoi presupposti quali le libertà democratiche, i diritti umani, la non violenza, la solidarietà, la cooperazione internazionale e l'educazione allo sviluppo sostenibile." (art. 1) e che "Per il raggiungimento delle finalità, di cui all'articolo 1, la Regione interviene realizzando, promuovendo o sostenendo iniziative: a) culturali, di ricerca e di informazione; b) di educazione e sensibilizzazione della comunità regionale; c) di formazione; d) di cooperazione internazionale con i PVS e i PECO; e) di emergenza e soccorso a favore di popolazioni colpite da calamità eccezionali o conflitti armati, nonché per ristabilire dignitose condizioni di vita."(art. 3. comma 1).
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